Gas Radon ed effetti sulla salute pubblica: la soluzione
Il gas radioattivo naturale può aumentare il rischio di cancro ai polmoni, soprattutto in persone che vivono in ambienti con concentrazioni elevate.
Il radon è un gas radioattivo naturale che può penetrare negli edifici dal sottosuolo. Studi epidemiologici hanno dimostrato che l’esposizione al radon è associata a un aumento del rischio di cancro ai polmoni. Il rischio aumenta in modo proporzionale alla concentrazione di radon nell’aria.
Una meta-analisi di studi epidemiologici ha stimato che un aumento di 100 Bq/m3 nella concentrazione di radon indoor è associato a un aumento del rischio di cancro ai polmoni del 16%. (Link al sito)
L’esposizione al radon è un problema importante da considerare in Italia, dove la concentrazione media di radon indoor è di 70 Bq/m3, superiore alla media mondiale di 40 Bq/m3.
Per ridurre il rischio di cancro ai polmoni da radon, è importante misurare la concentrazione di radon indoor e adottare misure per ridurla.
Fonti:
- Istituto Superiore di Sanità (ISS). (2023, 3 agosto). Effetti sulla salute. https://radon.iss.it/category/effetti-sulla-salute/
- WHO. (2023, 12 luglio). Radon. https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/radon
L’esposizione al radon è un importante fattore di rischio per il cancro ai polmoni. È importante misurare la concentrazione di radon indoor e adottare misure per ridurla, in particolare in persone che vivono in ambienti con concentrazioni elevate.
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Dal sito radon.iss.it dell’Istituto Superiore di Sanità: ‘In generale, il meccanismo che permette al radon di penetrare nei luoghi chiusi è la piccola depressione che esiste tra l’interno degli edifici ed il suolo, dovuta alla differenza di temperatura tra l’interno (più caldo) dell’edificio e l’esterno (più freddo). Tale depressione provoca l‘aspirazione dell’aria dal suolo, ricca di radon, verso l’interno dell’edificio.
L’unità di misura della concentrazione di radon, secondo il Sistema di Unità Internazionale (SI) è espressa in Becquerel per metro cubo (Bq/m3), dove il Becquerel indica il numero di disintegrazioni al secondo di una sostanza radioattiva.
La concentrazione di radon all’aperto tipicamente è di alcuni Bq/m3, e comunque non supera le poche decine di Bq/m3, grazie alla notevole diluizione in aria, nei luoghi chiusi (case, uffici, scuole ecc.), invece, la concentrazione è molto superiore e può arrivare anche a valori molto elevati (molte migliaia di Bq/m3). (Link al sito)
EFFETTI COMBINATI DI RADON E FUMO DI SIGARETTE
Analisi collaborativa di dati individuali provenienti da 13 studi caso-controllo sul radon residenziale e sul cancro ai polmoni (9 paesi europei, Link al sito): ‘Il rischio di contrarre un tumore polmonare causato dall’esposizione al radon è 25 volte più alto per chi fuma un pacchetto al giorno di sigarette rispetto a chi non ha mai fumato.Dall’analisi di 13 studi epidemiologici europei (Link al sito), si hanno i seguenti risultati in termini di rischio assoluto, cioè di probabilità di avere un tumore polmonare entro i 75 anni a seguito di una esposizione continuativa a livelli di concentrazione medi di 0, 100, 200 e 400 Bq/m3:
- per i non fumatori, il rischio è, rispettivamente, 0.4%, 0.5%, 0.6% e 0.7%;
- per i fumatori, il rischio è, rispettivamente, 10%, 12%, 13% e 16% (Link al sito).
In altri termini, se prendiamo 1000 non fumatori e 1000 fumatori non esposti a radon (cioè esposti a 0 Bq/m3), in media circa 4 non fumatori e 100 fumatori svilupperanno un tumore entro i 75 anni. Se tali persone sono invece esposte continuativamente a 400 Bq/m3, i casi previsti di tumore polmonare diventano circa 7 tra i non fumatori e circa 160 tra i fumatori’.
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